Hai acquistato una cappa chimica? Un breve vademecum

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Ogni volta che acquisti una cappa...

Le cappe chimiche dovranno essere conformi alle indicazioni raccolte nella serie UNI EN 14175. Ogni dispositivo dovrà possedere i type test report relativi alla cappa e ai dispositivi VAV se presenti.

In particolare, riguardo alle prestazioni delle cappe, dovranno essere forniti i test report delle seguenti parti per ogni singolo modello e misura: 

  • type test report secondo quanto riportato nella UNI EN14175-3.10 per le cappe chimiche; 
  • type test report secondo quanto riportato nella UNI EN14175-6.9.2 per i sistemi VAV.

Mentre, la UNI TS 11710 contiene le specifiche prestazionali richieste per cappe adibite alla manipolazione di sostanze chimiche e i valori limite di accettabilità per:

  1. contenimento e robustezza dello stesso
  2. velocità frontale
  3. numero di ricambi

La velocità frontale dovrà essere misurata:

  1. con apertura del saliscendi pari a 500 mm
  2. con apertura degli scorrevoli orizzontali del saliscendi aperti (destra/sinistra)

Ogni dispositivo, per ogni modello e dimensione, dovrà possedere le attestazioni di conformità rilasciate da ente terzo secondo UNI EN 14175. 

Le misure di prestazione relative alle velocità frontali, le prove di contenimento e di robustezza del contenimento, parti integranti del type test report potranno essere eseguite da laboratorio prove accreditato secondo la UNI EN 17025.

Che cosa contiene il type test report redatto dal produttore?

fonte: UNI EN 14175-3:2019

La check list

La cappa chimica dopo l’installazione deve essere testata e controllata periodicamente. A tal proposito, viene stilata una check list con tutti i parametri da controllare e che devono corrispondere a quelli del type test report. 

Ecco la check list.

I documenti della Cappa Chimica
dichiarazione di conformità, riferita univocamente al bene in questione (S.N. o ID riferimento produttivo) o, in alternativa, certificato/dichiarazione di conformità
test report, come prescritto dalla UNI EN14175-3, par. 10
modello e specifiche tecniche del regolatore di portata VAV, ove presente
test report del VAV come indicato nella UNI EN14175-6, p.ti 9.1 e 9.2

È consigliabile che le certificazioni siano fornite da Ente terzo.

Qual è il parametro più importante?

L’aspetto più rilevante nella valutazione dell’efficienza della cappa chimica è la capacità di contenimento.

La portata di gas tracciante è un valore costante stabilito dalla norma. L’obiettivo della cappa è di raggiungere bassi valori di diffusione, superando la vecchia concezione di misura della velocità frontale. Il criterio di accettabilità di funzionamento deve tener conto dei rischi propri e del tipo di inquinanti presenti ed è descritta nella UNI TS 11710.

L’importanza di personale qualificato

Un altro aspetto rilevante è l’installazione effettuata da personale qualificato. Inoltre, una serie di controlli sulle cappe dopo l’installazione sono fondamentali. A questa verifica iniziale seguono controlli regolari.

L’ultima fase: il collaudo

Dopo aver acquistato e installato la nuova cappa, è il momento del collaudo. Quest’ultimo termina con l’emissione di un report che fornisce i valori di funzionamento del dispositivo nelle condizioni in cui è stato effettuato. Le condizioni per effettuare il test possono essere di tipo statico o dinamico. 

È indispensabile richiedere al produttore la documentazione relativa alla certificazione del dispositivo. L’importanza è data dalla possibilità, grazie ai documenti, di individuare l’alloggiamento più idoneo all’interno del laboratorio.

Una scelta opportuna è affidare le prove e le ispezioni della cappa ad un terzo soggetto in grado di rilasciare certificazione a valore legale. I test report devono essere conservati.

Il collaudo termina con:

  1. la conformità del dispositivo
  2. l’idoneità delle prestazioni
Che fare dopo?

Controlli periodici

In seguito, devono essere eseguiti  controlli periodici o routinari. Questi non possono essere intesi come manutenzione per la neutralità dell’operato. Il Manuale 192/3 definisce :

  1. I controlli periodici da eseguire
  2. La frequenza dei controlli periodici
  3. Le caratteristiche della scheda di controllo da lasciare a bordo macchina

Manutenzione

Per quanto concerne la manutenzione, è la UNI EN 13306:2018 che la regola. A tal proposito, possiamo avere la manutenzione:

  1. Preventiva
  2. Correttiva
  3. Predittiva

La manutenzione deve essere distinta dai controlli periodici, come viene specificato nel Manuale Unichim 192/3. Se la cappa smette di funzionare in modo adeguato, esistono norme precise di dismissione come previste dal D.Lgs. 152 del 2006 (TUA) e dal D. Lgs. 9/2014.

Se hai appena acquistato delle cappe chimiche, contattaci!

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