Storie di VAV e incuria: tra controlli, rischi e giuste misure

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VAV -Velocità d’aria variabile o della velocità di incuria invariabile

Sono le otto del mattino. Partiamo dalla nostra azienda per effettuare il test preliminare sulle pressioni e i tempi di risposta dei VAV – ovvero dei sistemi a velocità d’aria variabile – presso i laboratori di un’Università che conosciamo ormai da diverso tempo.

Entriamo nel laboratorio dove dobbiamo effettuare i test, ci sinceriamo che la nostra attrezzatura sia al completo e iniziamo a disporre gli strumenti per effettuare il test.

Stiamo facendo i test giusti?

Controlliamo meglio. C'è qualcosa che non quadra.

Sì, in effetti i risultati che stiamo ottenendo sono strani.

Proviamo a vedere se le misure che vediamo sono ripetibili.

“Ok, riproviamo!”

“Sembra che il lavoro che stiamo facendo sia corretto.”

“Proprio così. Le condizioni che stiamo fotografando sono ripetibili.”

“Quindi, il nostro lavoro è giusto…”

“Sì. Anche gli alert ci danno ragione.”

“Queste cappe non funzionano.”

“Guarda, a dire il vero non sono per nulla stupito. Chissà che cosa ha controllato chi è venuto prima di noi.”

“Il vero problema è che quando i controlli e le manutenzioni non sono fatti con cura e precisione, sono i lavoratori e le lavoratrici che sono a rischio.”

“Sono d’accordo. Io non vorrei mai lavorare in un luogo in cui posso rischiare per la mia salute e dove non ci sono i controlli adeguati.”

“Nemmeno io. Non si può rischiare così per lavorare.”

“Esatto. Proprio per questo è importante controllare e fare i test dei sistemi a velocità d’aria variabile”.

 “Che cosa vuoi che siano quella spia e quel valore!”

“Che cosa vuoi che succeda?”

L’incuria e l’indifferenza sono molto pericolose perché se i dispositivi che usiamo ogni giorno sono malfunzionanti, potremmo avere delle conseguenze sulla nostra salute.

A chi lavora ogni giorno a contatto con sostanze potenzialmente pericolose per la salute.

A chi gestisce aziende e laboratori dove esiste un rischio chimico da valutare e gestire.

A chi si interroga sulla necessità di avere un controllore su chi si occupa della manutenzione e della veridicità delle misure eseguite e delle valutazioni fatte.

A chi si interroga sul tipo di approccio da adottare per proteggere la salute e la vita dei propri colleghi.

A chi è RSPP o HSE.

Ricordatevi che i controlli dei DPC servono per omnes et singulatim. Per tutti e per ciascuno. 

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